venerdì 15 dicembre 2017

Star Wars e le 3 vie della Forza

Ma saranno davvero gli Ultimi? Star Wars Gli Ultimi Jedi è arrivato nelle sale e ha portato con se amori e odi ed è facile capire il perché. Star Wars è un fenomeno globale che da quarant'anni fomenta la passione di tantissima gente in giro per il mondo e di generazione in generazione. Quindi è facile intuire che davanti allo schermo in poltrona ci siano diverse tipologie di spettatore e ognuna di queste si aspetta un film diverso.

Piccoli SPOILER sono presenti. Se non avete visto il film e avete paura di sapere anche quando finisce il primo tempo non continuate la lettura.



Lo spettatore di tipo A è il fan di vecchia data, quello che ha vissuto la trilogia originale prima che uscissero gli episodi I, II e III. Per anni, ha visto e rivisto i film di Lucas, si è affezionato ai personaggi, ha interiorizzato le fondamenta, concepito la Forza come una religione e ne ha studiato ogni cavillo. Si è messo anche contro il suo stesso creatore quando ha provato a inserire un nuovo elemento nella storia (i Midi-chlorian). E si è arrabbiato perché la trasformazione di Anakin Skywalker è sembrata repentina. George Lucas non usa lo slow motion in effetti... ma il fan di tipo A non transige. La sua fede non vacilla e prova e riprova a capire e a giustificare tutte le incongruenze tra la trilogia originale e la nuova trilogia. Com'è possibile che Leia abbia dei vaghi ricordi della madre se questa si sia lasciata morire durante il parto? Com'è possibile che Obi-Wan non si ricordi di R2-D2 se da giovane non se ne è quasi mai separato? Il fan di tipo A ha nel sangue e nell'anima Star Wars e come per i grandi amori ha litigato con il suo creatore spesso e avrà cacciato un urlo a ogni modifica digitale della LucasFilm. Il fan di tipo A per Il risveglio della Forza non le ha mandate a dire e ha distrutto porte alla Kylo Ren per il mega pasticcio orchestrato da JJ Abrams. Un film infarcito come un tacchino il giorno del ringraziamento di personaggi e misteri. Al fan di tipo A sembrava un Lost nello Spazio (ma non Lost in Space). JJ Abrams ha aperto talmente tante porte che ancora oggi qualcuno dice che c'è corrente. Ha piazzato un nuovo pianeta, un nuovo leader supremo, un pulitore di cessi diventato un ribelle degno di Han Solo, ha ucciso Han Solo, ha inserito un mistero gigante sui genitori di una spazzina dello spazio che si rivela essere potentissima. Ha inserito i cavalieri di Ren e una caccia al tesoro (al Jedi) conclusasi su un'isoletta dei pirati.
Star Wars gli Ultimi Jedi arriva al cinema e per lo spettatore fan di tipo A si tratta del banco di prova per capire che direzione deve prendere la storia. Chi sono questi genitori fantomatici, chi è sto Snoke incredibilmente mostrato alto 4 metri? Kylo crescerà mai? Perché Capitan Phasma... perché? Cos'ha fatto Luke negli ultimi 30 anni e perché si è nascosto nell'isola dei Porg?
Tutte domande che non hanno trovato una vera risposta. Quelle che sono arrivate non sono soddisfacenti, un fan di Tipo A non le gradisce e le schernisce. Usa l'appellativo disneyano e boccia il film senza remore, senza un ulteriore sentenza e senza rimandature. Il film fa ridere, non prende sul serio il concetto di Forza, non fa parte della storia di Star Wars, non esiste più la storia degli Skywalker. Hanno ucciso una passione, hanno ucciso l'entusiasmo e le grandi aspettative del fan di tipo A. I suoi eroi non ci sono più. L'unica cosa che gli resta è la nostalgia di tempi andati.



Lo spettatore di tip B è un fan di Star Wars dalla fine degli anni 90. È un ragazzo che si è appassionato alla saga andando al cinema vedendo Episodio I, II e III. Ha letto libri, fumetti, canone e non canone. Ha intrapreso acquisti compulsivi di gadget, giochi e altro merchandising ed è andato a vedere Il risveglio della Forza con la passione con la quale si va a letto con il primo amore. Ansia, tensione, paura di non farcela e tanta gioia e aspettativa. Il risultato è lo stesso, è stato tutto molto bello ma veloce e tra vecchie apparizioni e nuovi personaggi non si è capito molto, i punti di domanda sono troppi. Ma il fan di tipo B è tenace e usa i social network per capire, indagare, chiedere e farsi un parere. Racconta però entusiasta agli amici com'è andata... il Millenniun Falcon che vola al cinema, le spade laser e quella scena finale che non vedi l'ora che arrivi la seconda volta. Lo spettatore di tipo B attiva un countdown per Gli Ultimi Jedi e arriva al cinema preparato, conoscendo tutto e di più del mondo creato da Lucas e portato avanti dalla Disney. Lui la Disney la ama, i suoi cartoni preferiti erano e sono Disney, è un fan Marvel, un fan di ogni cosa... ogni cosa è della Disney. Lo spettatore di tipo B ha portato anche la ragazza a vedere Star Wars perché vuole condividere la sua passione e farla appassionare in modo che non si confonda più con i nomi dei droidi o che capisca la differenza tra Primo Ordine e Impero. Il film inizia ed è un sussulto continuo. Il fan di tipo B brama di sapere, ma gli viene spiaccicata in faccia una dura verità: era tutto uno scherzo, JJ aveva esagerato come in Lost, ma questo nuovo regista che nessuno ricorda abbia mai lavorato [ndr ha fatto Looper, ma il tipo B non l'ha visto] sta mettendo le cose apposto. Via i personaggi scomodi e che non sa gestire: via Snoke, un errore supremo, via Luke una presenza ingombrante, via Phasma (a cosa è mai servita?), via quella montagna di libri inutili... aspetta ma i libri li ha inseriti lui non JJ... vabbè si sarà accorto della cazzata. E allora via tutto, mettiamo dentro cose fighe, fighissime: una caverna con gli specchi pulitissimi, degli animaletti porg perché Ciube aveva bisogno di un co-pilota e perché il peluche di qualcosa andava pur fatto, il personaggio di Benicio Del Toro, gli scontri delle astronavi, gli scontri con le spade laser, il sale rosso che fa molto Natale, e le volpi di ghiaccio. Dopo tutto ciò il fan di tipo B è esaltato e stringe forte la mano della ragazza, perdona le gag e le battute perché comunque hanno fatto ridere la sua ragazza e pronto, con un passato da conoscitore di Star Wars si butta sui social per difendere ogni critica. Perché è il suo presente, perché sarà il suo futuro.

Lo spettatore di tipo C è figlio della trilogia della Disney, è piccolo, non ha vissuto anni di studio ma è stato travolto da un merchandising più grande di lui. La sua prima volta è stata Il Risveglio della Forza, e in quel film ha visto un grandioso inizio, una storia da poter raccontare ai posteri come suo padre prima di lui. Sente che è il momento di fare un grande passo avanti, che la storia sta prendendo la svolta decisiva, che è arrivato il momento per i suoi eroi, Finn, Rey e Poe, di fare la storia. I suoi eroi la storia l'hanno fatta e l'hanno fatto pure divertire. I momenti di risate hanno smorzato giustamente la tensione e avrà tanti regalini da fare a Natale. È già al Disney Store.