sabato 9 giugno 2018

Jurassic World Il Regno Distrutto e la rivoluzione a metà

Ho visto Jurassic World Il Regno Distrutto con grandi aspettative e grande curiosità, perché - diciamoci la verità - ho pensato a quale potesse essere il nuovo corso, e con cosa gli sceneggiatori ci avrebbero potuto sorprendere per portare linfa vitale alla saga... ma non riuscivo a fare quadrare il cerchio. Con cosa ci stupiranno stavolta? Ecco la domanda chiave. Jurassic Park è stupore, meraviglia e questa non deve mancare mai.

Chris Pratt è Owen in Jurassic World il Regno Distrutto

Un passo indietro



Il primo capitolo di Jurassic World è uscito nel 2015 infrangendo diversi record al box-office e riaccendendo la fiamma dell'amore per i dinosauri. La parte geniale (e di stupore) di Jurassic World era quella di mostrare finalmente il parco aperto e funzionante. Dall'altro lato ha poi messo in chiaro subito che i dinosauri sono frutto di esperimenti genetici (via le polemiche su forme, altezze, forza, piume o non piume non corrispondenti con la storia) e ha posto le basi per una saga fortunata, quando si comincia bene si è sempre a metà dell'opera. 
Jurassic World è stato scritto da Rick Jaffa, Amanda Silver, Colin Trevorrow e Derek Connoly. Rick e Amanda hanno anche ideato il soggetto del film e sono famosi per aver portato nuova vita anche al reboot della saga de Il pianeta delle Scimmie (che io apprezzo moltissimo). Insomma le persone giuste al momento giusto (hanno scritto anche Avatar 3).

Quindi Jurassic World è stato uno di quei film che meraviglia e stupisce lo spettatore, un po' con lo stesso effetto di Jurassic Park del 1993. Un film che ha una trama solida, ottimi momenti action e di spaventi, inoltre i rimandi al film si Steven Spielberg sono parecchi e hanno fatto felici i fan.


Immagine da Jurassic World del 2015

Oggi


Jurassic World Il Regno Distrutto viene realizzato ben tre anni dopo e succede che la produzione pensa di poter fare a meno di Rick e Amanda e la sceneggiatura viene scritta dai soli Colin Trevorrow e Derek Connoly. Trevorrow è sostanzialmente un regista, prima di Jurassic World non aveva esperienze importanti, Connoly ha un curriculum molto breve. La mia impressione è che abbiano sottovalutato il lavoro che è ben più difficile del precedente. Infatti, quello che subito si nota è che la storia del film risente di superficialità. Hanno messo in gioco, probabilmente, la prima idea banale che gli è venuta in mente. Da qui si sviluppa un film molto fisico e pieno d'azione che abbandona i canoni dell'avventura e piano piano dal primo atto all'ultimo si trasforma in un film dalle tinte horror.
Anche i personaggi non hanno praticamente caratterizzazione. Sono piatti.

Una scena dal film Jurassic World Il Regno Distrutto


Jurassic World Il Regno Distrutto - Una rivoluzione a metà


La rivoluzione, quindi, riesce a metà. il sequel di Jurassic World si distacca dal primo capitolo per genere, si impoverisce ma regala ottimi sprazzi action e sopratutto alcune scene da incorniciare.
Il regista è lo spagnolo J.A. Bayona, che deve il suo successo al suo esordio horror The Orphanage. L'impronta si vede nelle inquadrature, nei jumpscare e nei tempi. 


Infine, siccome piace sempre fare riferimenti ad altri film affermo che Jurassic World Il Regno Distrutto sembra un ibrido tra Jurassic Park III e Aliens. 

Da qui in poi leggete solo se avete visto Jurassic World il Regno Distrutto al cinema

Jurassic World il Regno Distrutto - una delle prime immagini ufficiali pubblicate

L'idea di salvare i Dinosauri era già abbastanza sciocca come proposta in un contesto di autodistruzione dell'isola. Praticamente viene distrutta subito. Poi il tutto si rivela essere il solito imbroglio del cattivo che vuole vendere i Dinosauri ai privati. E qui un'altra stupida idea. Ci poteva stare la scusante dell'utilizzo militare, ma comprare Dinosauri come animali domestici sembra davvero una forzatura, un insulto all'intelligenza. Addirittura uno dice di comprarlo per la figlia. Insomma una trama banale. Una possibilità era quella di restare sull'isola ma sarebbe stato qualcosa di visto e rivisto nella saga. Le varie pericolosità create dai Dinosauri mi sono piaciute, ma avrei voluto vedere più parte ambientata nell'isola e con la lava che creava un diversivo non da poco sia per umani che per Dinosauri. Hanno scelto quindi la villa come location, e la scelta che credo risulti un po' impopolare a me non è dispiaciuta. La parte horror è fatta molto bene e credo che l'idea più brillante l'abbiano trovata quando hanno deciso di far clonare una persona. Ciò potrebbe portare interessanti sviluppi alla saga. Il terzo capitolo di Jurassic World, già pianificato, probabilmente sarà una guerriglia urbana per liberare il mondo dai Dinosauri una volta per tutte. Almeno, questa sembra la diretta conseguenza di quello che abbiamo visto.
Avrei gradito, ovviamente, una trama più complessa con dei personaggi con più spessore. Il personaggio di Jeff Goldblum si vede pochi minuti ma quando c'è lui si buca lo schermo.
Concludendo credo che abbiano sprecato un'occasione importante pur facendo un film gradevole per spettacolarità e con tantissimi Dinosauri.

La scena dopo i titoli di coda di Jurassic World Il Regno Distrutto

Per tutti quelli che non sono rimasti seduti fino alla fine dei titoli di coda ci penso io a raccontarvi cosa vi siete persi. Ricordate alla fine quando si vedono i Dinosauri girare liberamente per il pianeta? Ci sono anche dei Pteranodonti che volano al tramonto. Nella scena dopo i titoli di coda si vedono questi Dinosauri volanti che arrivano a Las Vegas.
Una scena semplice che non incide sul film o sul sequel.